Nino Raso è un artista pop che ribalta il concetto di ricchezza per raccontare la povertà. Nelle sue opere, i simboli del potere globale – i loghi delle grandi multinazionali – vengono ricostruiti utilizzando materiali che portano con sé ferite, storie e migrazioni: legni provenienti dalle barche naufragate nel Mediterraneo, lamiere raccolte nella baraccopoli di Korogocho, oggetti segnati da vite invisibili. Il risultato è un’estetica pop che non celebra il consumo, ma lo mette a nudo. La brillantezza dei marchi si intreccia con la crudezza della materia, creando un cortocircuito visivo ed emotivo: dietro la patina della ricchezza, riaffiorano sofferenza, resistenza e dignità. Il lavoro di Nino Raso è una denuncia silenziosa ma potente, un invito a guardare ciò che solitamente resta ai margini e a riconoscere la bellezza, la storia e l’umanità racchiuse nei materiali più umili.